venerdì 14 dicembre 2012

Blog Candy Bryce's House



 


In libreria ho "scovato" (dietro consiglio del Blog Candy),  una delle fiabe meno note dei fratelli Grimm: “Le 12 principesse danzanti”. Rinarrata e illustrata dall’artista californiana Brigitte Barrager (classe 1984)  in puro stile Disney,  pubblicata da Gallucci traduzione italiana di Matteo Marchesini, un album  elegantissimo che le bambine adorano pur se siamo nel 2012 / 2013





 12 principesse danzanti - gallucci




 12 principesse danzanti - gallucci

 Non manca niente: le dodici principesse del titolo con meravigliosi abiti vaporosi e colorati, porte che conducono in luoghi magici pieni di scale e di alberi luccicanti e incantati, un sonno inspiegabile che colpisce le fanciulle durante il giorno e un mistero che si infittisce.

 E poi c’è  il vero eroe della favola: Ginetto il calzolaio che nella migliore delle tradizioni favolistiche  con il suo ingegno e l’amore disinteressato vedrà esaudito il suo più grande desiderio.

L'autrice  era intenzionata ad ambientare la storia in una incerta epoca favolistica ma voleva legarla  alla realtà. Così, appassionata di moda e di storia del costume, avrebbe voluto  creare  illustrazioni ispirate allo stile Maria Antonietta, ma poiché era stata preceduta da una eccezionale  illustratrice ( la danese Kay Nielsen 1886–1957),  e si è "tuffata" negli anni ’30 e ’40 del 1800, quando i re vestivano di tutto punto e le dame indossavano la crinolina che dava l’aspetto pomposo e vaporoso agli abiti, senza dimenticare  che le scarpe dell’epoca ricordavano molto le scarpette da ballo (le odierne ‘ballerine’).


Violet: una delle principesse



 .....Il consiglio di Eri è una rivisitazione della fiaba dei fratelli Grimm "Le dodici principesse danzanti".

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Nel magico mondo di Eathesbury, Azalea è la maggiore di dodici sorelle e l'erede al trono. Quando la madre muore, le ragazze scoprono un passaggio segreto che, attraverso un bosco d'argento, porta a un salone dove possono dare sfogo alla loro grande passione, il ballo, contravvenendo al lutto stretto e rigoroso imposto a  corte. Vengono coì a conoscere il misterioso ma affascinante Keeper, che ogni notte intreccia con tutte una danza proibita e che sembra particolarmente attratto da Azalea. Ci vorrà del tempo prima che le sorelle si accorgano delle sue vere intenzioni...

 
 

In questo 2012 pieno di rivisitazioni fiabesche sul grande schermo, anche in libreria dunque vi è per l'edizione Sperling -Kupfe la riscrittura in chiave young adult di un una fiaba poco conosciuta: Le dodici principesse danzanti (chi ha bambini potrebbe conoscerla grazie a un recente e omonimo film d'animazione della Barbie) chiamata anche Le scarpe logorate dal ballo, scritta nel 1813 dai fratelli Grimm e contenuta nella loro celebre raccolta di FIABE ( numero 133). Enchanted,  il titolo della versione italiana del libro (in originale Entwined, nome di una danza), rivisita la fiaba tedesca, opera prima dell'americana Heather Dixon e romanzo autoconclusivo. La storia viene raccontata dal punto di vista di Azalea, la maggiore delle dodici figlie (tutte chiamate con il nome di un fiore e in ordine alfabetico!) del re ed erede al trono del magico mondo di Eathesbury. 


 




Considerazioni personali 
 

Sarà perchè quest'anno sono tornate di moda le favole (Biancaneve e il cacciatore ecc...) un pò in tutte le sue sfumature, sarà perchè ogni tanto se ne sente il bisogno, ma si può apprezzare la  rivisitazione di questa storia. Piacerà perché scritta come una vera "vecchia" favola, per  divertire e forse "ammonire" le ragazzine che pensano al troppo divertimento in generale.
Credo sia una bella storia per ricongiungersi con il  lato di ognuno di noi infantile e spensierato, dove  si possono incontare oggetti animati, personaggi strani,  principi premurosi e fantasticamente  "azzurri", Re addolorati che piangono le regine e che per non soffrire ....
 
 
 
 
 
 
 

giovedì 13 dicembre 2012

Caro Babbo Natale....Simo per un'iniziativa da non perdere

                               




 Aderire a un Giveaway Natalizio per condividerlo anche con chi segue il blog.

Caro Babbo Natale, 
quest'anno sotto l'albero vorrei....
 
 
UNA LETTERINA COME AI VECCHI TEMPI...



Con la fantasia raggiungo  Rovaniemi, capoluogo della Lapponia finlandese, la città in cui ufficialmente abita Babbo Natale. Immagino  Santa Klaus e il suo villaggio,  Santa Park, un luogo incantato e incantevole con alberi addobbati e luminarie dappertutto, casette di legno e un gigantesco ufficio postale in cui vengono recapitate più di 600 mila lettere spedite da 200 paesi diversi.


 


Caro Babbo Natale,
gli elfi che smistano la tua posta dovranno faticare non poco per selezionare solo quella che arriverà dall’ Italia: infatti  nel 2011 ti sono giunte oltre 100 mila lettere e quest'anno saranno senza dubbio molte di più, insieme alla mia !!!
Così, puntuale come quando ero bambina,  ti scrivo per raccomandarti che la mia salute si mantenga buona , che ogni giorno a venire porti serenità a tutti soprattutto a quelli che vivono in condizioni disagiate ma anche, caro Babbo Natale, dacci oggi la nostra Posta quotidiana!!!
Il perché di questa inusuale richiesta?
Sono una assidua lettrice: le mie preferenze abbracciano molti campi dai romanzi di genere, psicologici, a sfondo storico,alla saggistica e per poter averli tutti sottomano acquisto in Internet quelli che mi interessano presso catene librarie ricche di titoli e con sconti (che non è male di questi tempi)
Bene, da qualche tempo il servizio postale è un colabrodo.



            
Caro Babbo Natale, stimola alla velocità – come fai con le tue renne- anche i servizi di consegna che dovrebbero essere più celeri, dai consigli ai Direttori delle Poste su come accelerare i loro invii come fai tu puntualmente ogni Natale con le tantissime richieste dei bambini e dei grandi!
Ora ti affido le mie richieste per i doni sotto l’albero – logicamente vorrei tanti libri- e come primo libro una curiosa pubblicazione...
  
Clicca per l'immagine full size
 
La vera storia di Babbo Natale di A. Maggiolini, M.Maggiolini - Editore: Cortina Raffaello-  2011 viene  raccontata in maniera simpaticissima  e sagace da una coppia speciale, un padre, Alfio che è uno psicoterapeuta (docente di Psicologia del ciclo di vita a Milano) e un figlio, Michele Maggiolini, non bambino ma adulto e antropologo. Il libro esplora la storia di Babbo Natale come  trasformazione pagana di san Nicola, santo protettore dei bambini, capace di inserirsi nella tradizione del Natale, con grande forza di sopravvivenza perché, tra trasformazioni nelle varie epoche  e variazioni culturali legate a un mondo globalizzato, mette insieme invarianti simboliche profonde. La ricerca- studio ricostruisce la storia del Natale in cui solo recentemente  si evidenzia la presenza  del grande vecchio vestito di rosso e con mantellina di ermellino bianco, come un anomala figura religiosa   o un papà dei consumi, e soprattutto si interroga e ci si  interroga sul perché i bambini credono in questa figura, e allo stesso modo smettono di crederci


                                           
    
Altro titolo ”Menzogna” di F. D’Agostini (Docente di Filosofia della scienza al Politecnico di Torino, collaboratrice de La Stampa, Il Fatto quotidiano) questo testo è un saggio sulla difesa della verità  in una società della comunicazione universale dove crescono insieme informazioni vere e false, cioè menzogne. Nell’intrico rilevante per la nostra vita pubblica, mette ordine    l’autrice con una piacevole chiarezza. 

 



Una piacevole lettura che mi incuriosisce, dopo aver letto il primo libro e le positive recensioni,  “Sindrome di un cuore in sospeso” di Alessia Gazzola - Collana La piccola Gaja scienza – Longanesi-  una nuova avventura scritta bene   e che  fa  ridere  serenamente.
Chi conosce Alice Allevi sa che il suo rapporto con la medicina legale è problematico se non conflittuale. Ma inusuale  è in che modo la “pasticciona ma intraprendente Alice” è giunta  a questa scelta che tante amarezze ma anche soddisfazioni  le offre . In questo romanzo  è una  ventitreenne, in piena crisi esistenziale/personale. Deve affrontare la   famiglia e confessare che lei non è pronta per terminare  gli studi in medicina e intraprendere “ una sfolgorante carriera come tutti i suoi  sognano”. Successivamente però  un tremendo omicidio commesso proprio in casa di sua nonna Amalia, vittima la badante russa, rimescola il  suo destino:  il medico legale che arriva sul luogo del delitto è un giovane, scostante ma  bellissimo, Claudio Conforti...

 Sindrome da cuore in sospeso


Infine un libro godibile e divertente che non rende banale lo scontro di civiltà che mette in evidenza: di  Pozzo di Borgo Philippe – “Il diavolo custode (Quasi amici)” traduttore Brindisi D., Lo Porto T., Uberti Bona M. - Editore Ponte alle grazie.
Chi lo ha letto me lo ha consigliato perché l’autore ha colpito nel segno  con  dolcezza,  raffinatezza,  garbo. Ripreso  da una storia vera, il libro racconta le vicissitudini di un povero/ricco disabile, anzi no: di un ricco disgraziato,  nobile che prima ha perso la moglie, poi per un tragico incidente  dal parapendio è rimasto sulla sedia a rotelle, paralizzato dal collo in giù. L’uomo oltre ad essere  ricco, è colto, raffinato, compra quadri d’arte contemporanea ma gli serve una mano. Come cercare un aiutante se non con un colloquio tipo  agenzia interinale?
La scelta è ardua ed egli assume il meno qualificato tra tutti i candidati, un algerino, immigrato, appena uscito di galera con alle spalle  una famiglia sconclusionata, con modi rudi, cuffiette per sentire la musica ecc
Sarà capace di assolvere questo singolare compito lavorativo? Sorpresa nella  sorpresa: il ricco handicappato  trova nel giovane che è al di fuori degli schemi  tradizionali di vita, un eccezionale aiutante pur se  confusionario ma fedele che si rivelerà un amico, capace di farlo ridere nonostante tutte le tragedie che ha vissuto e che vive.
A detta anche dei critici è scritto in maniera frizzante con un ritmo veloce ed  un tempo musicale tra saette di battute e di scene divertenti.


Da tali libri-testimonianza si impara che si può sopravvivere nonostante tutto e che la differenza nel modo di concepire la vita oltre ad una convivenza forzata,  migliora attraverso lo  scambio...


 
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